La Banca centrale australiana ha alzato i tassi dello 0,5% dall’1,85% all’1,35%. Al momento la priorità è combattere l’inflazione, al suo livello più alto dall'inizio degli anni '90, visto anche che l’economia australiana è in un buono stato di salute. Per il futuro ci saranno altri rialzi, ma al momento non è stato stabilito un percorso preciso. Entità e tempistica dei rialzi saranno decisi in base ai dati macro-economici.
L’INFLAZIONE
Per quanto riguarda il carovita, è stato del 6,1% su base annua rispetto nel trimestre che si è chiuso a giugno, mentre l’inflazione di fondo, quindi al netto di energia e alimentari, del 4,9%. A spingere l’inflazione sono sia i soliti fattori esterni che colpiscono tutte le economie, sia i fattori interni. All’interno dell’economia australiana ci sono diffuse pressioni al rialzo sui prezzi a causa della forte domanda, di un mercato del lavoro molto robusto e di vincoli di capacità in alcuni settori dell'economia. Inoltre, le inondazioni di quest'anno stanno interessando anche alcuni prezzi. Le previsioni della Banca parlano di un’inflazione di circa il 7,75% nel 2022, di poco superiore al 4% nel 2023 e di circa il 3% nel 2024.
L’ECONOMIA
L’economia australiana è però in buona forma. La Banca centrale prevede una crescita del PIL del 3,25% nel 2022 e dell'1,75% sia nel 2023 sia nel 2024. La disoccupazione è attualmente ai minimi storici, a 3,5%, ma per fine anno è prevista risalire a circa il 4%. Tra le incertezze per il futuro c’è la spesa delle famiglie, visto che i prezzi più elevati e i tassi d’interesse più alti sono un peso per il potere di acquisto delle famiglie. Molte famiglie, però, hanno anche accumulato ampie riserve finanziarie e il tasso di risparmio rimane più elevato rispetto a prima della pandemia.
COSA FARE CON GLI INVESTIMENTI IN AUSTRALIA
Puoi continuare a dedicare spazio all’interno dei tuoi investimenti all’Australiana con la Borsa di Sydney, ma solo se sei un investitore dinamico. Per quanto riguarda il dollaro australiano, è attualmente sopravvalutato rispetto all’euro e dunque non è da acquistare.