La Banca centrale brasiliana ha alzato i tassi dello 0,5% portandoli così al 13,75%. L’Istituto ritiene che questa decisione rifletta l'incertezza sugli scenari per le prospettive inflazione e che sia coerente con il suo mandato di controllare l’inflazione nell’orizzonte temporale relativo ai suoi obiettivi di politica monetaria. Date infatti le sue stime per l’inflazione, al 6,8% per il 2022, al 4,6% per il 2023 e al 2,7% per il 2024, e il rischio di un disancoraggio delle aspettative a lungo termine, la Banca centrale ha ritenuto opportuno continuare ad aumentare significativamente i tassi. E non si fermerà: ha già annunciato che continuerà ad alzare il costo del denaro. Nella prossima riunione, però, il rialzo potrebbe essere di entità inferiore.
CRESCITA E INFLAZIONE
Per quanto riguarda l’economia brasiliana, i diversi indicatori macro-economici mostrano una crescita per tutto il secondo trimestre, con una ripresa del mercato del lavoro più forte delle attese. Quanto all’inflazione, rimane elevata sia per le componenti volatili, come energia, cibo… ma anche per le voci associate all'inflazione di fondo. E proprio per quanto riguarda l’inflazione ci sono diversi rischi, sia al ribasso sia al rialzo. Tra i rischi al rialzo c’è la maggiore persistenza delle pressioni inflazionistiche globali; e un aumento del premio per il rischio dovuto all'incertezza sul futuro dei conti pubblici del Paese e agli ulteriori stimoli fiscali a supporto della domanda interna. Tra i rischi al ribasso c’è una possibile inversione, anche se parziale, dell'aumento del prezzo delle materie e un rallentamento dell’economia.
COME INVESTIRE?
Il bond in real, visti i rendimenti attualmente offerti, sono oggi le poche obbligazioni a rendere ancora qualcosa anche una volta tenuto conto dell’inflazione. Rimangono dunque all’interno delle nostre strategie di investimento. La Borsa brasiliana, invece, non è da acquistare.