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Regno Unito: inflazione al 13% e recessione. Vale ancora puntarci?

Maggior rialzo dal 1995 per i tassi britannici

Maggior rialzo dal 1995 per i tassi britannici

Data di pubblicazione 04 agosto 2022
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Maggior rialzo dal 1995 per i tassi britannici

Maggior rialzo dal 1995 per i tassi britannici

La Banca centrale inglese ha alzato i tassi e ora prevede un'inflazione sempre più alta e l'entrata in recessione dell'economia britannica a fine anno. Vale la pena continuare ad investire in Regno Unito?

La Bank of England (BoE) ha alzato i tassi dello 0,5%, come da attese, portandoli così all’1,75%. Si tratta del rialzo più alto in una sola riunione dal 1995. Il motivo è sempre lo stesso: cercare di rallentare l’inflazione galoppante.

Il carovita ha infatti raggiunto il 9,4% a giugno, ma non è destinata a frenare: entro fine anno ora la BoE prevede un’inflazione al 13%, destinata a rimanere molto alta anche nel 2023 per poi progressivamente scendere verso l’obiettivo del 2% nel 2024 e nel 2025.

La crescita del Pil nel Regno Unito sta rallentando: l'ultimo aumento dei prezzi del gas ha portato a un altro significativo deterioramento delle prospettive di attività nel Regno Unito e nel resto d'Europa, tanto che ora l’economia britannica è destinata ad entrare in recessione nel quarto trimestre dell’anno.

Che fare con gli investimenti in Regno Unito? Non bisogna abbandonare la Borsa di Londra. È principalmente sede di grandi gruppi internazionali che dipendono più dall'economia mondiale che dalla crescita del Regno Unito. Acquista il 5% di azioni del Regno Unito in tutte e tre le nostre strategie. I bond in sterline, invece, non sono da acquistare.