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Powell: la Fed farà di tutto contro l'inflazione

Usa: pronti anche alla recessione per battere l'inflazione

Usa: pronti anche alla recessione per battere l'inflazione

Data di pubblicazione 29 agosto 2022
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Usa: pronti anche alla recessione per battere l'inflazione

Usa: pronti anche alla recessione per battere l'inflazione

Il presidente della Fed ha dichiarato, durante il simposio di Jackson Hole, che la priorità è sconfiggere l'inflazione e questo anche creando delle sofferenze all'economia. Eccoti come investire dopo queste parole.

Durante l'attesissimo discorso del presidente della Federal Reserve al vertice annuale delle principali Banche centrali a Jackson Hole, gli investitori si aspettavano di vedere un cambio di tono e di prospettive per i futuri movimenti dei tassi Usa. Infatti, dato che dopo mesi di costanti aumenti l'inflazione statunitense è leggermente diminuita a luglio, il mercato sperava, ovviamente senza cantar vittoria e dichiarare l’inflazione sconfitta, di sentire annunciare che il ciclo di aumenti si sarebbe esaurito nei prossimi mesi, con aumenti nel costo del denaro meno intensi e più dilazionati nel tempo.

Powell li ha profondamente delusi, riaffermando invece la lotta contro l'inflazione come priorità assoluta della Fed e dicendosi pronto a sopportare un periodo di crescita debole per raggiungerlo. Secondo lui, sì, tassi di interesse più elevati e un tasso di disoccupazione più elevato causeranno purtroppo conseguenze dannose per le famiglie, le imprese e l'attività economica nel suo complesso. Ma questo è il prezzo da pagare per combattere l'inflazione che è dannosa per tutti.

Citando Paul Volcker, il presidente della Fed che ha sconfitto l'inflazione nei primi anni '80 non esitando a far precipitare il Paese in recessione per raggiungere questo obiettivo, Powell non ha voluto lasciare ombra di dubbio: la Fed farà di tutto per garantire una maggiore stabilità dei prezzi. È infatti vero che l'inflazione continua a diffondersi ad altri settori di attività che non sono quello dell’energia, aumentando in particolare nei servizi. E il mercato del lavoro, attualmente molto forte, ha molto a che fare con questo. La politica fiscale molto lassista voluta da Joe Biden (nuovi stimoli, condonare parte del debito studentesco…) stimolerà ulteriormente la domanda, che non aiuterà di certo a far rallentare l’inflazione. La Fed si sente quindi in dovere di continuare ad agire.

La fine dell'estate e anche l’autunno promettono di essere molto turbolenti, ma continuiamo a investire sia in azioni, sia in bond statunitensi in tutti i nostri portafogli.