News

Il decennale Usa è arrivato al 4%. Cosa implica per l'economia globale e per gli investimenti?

Rendimenti Usa in rialzo

Rendimenti Usa in rialzo

Data di pubblicazione 28 settembre 2022
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

Rendimenti Usa in rialzo

Rendimenti Usa in rialzo

Il rendimento offerto dal decennale Usa comporta una serie di conseguenze. Ecco quali.

Per la prima volta dal 2008, il tasso di interesse sul debito sovrano statunitense a 10 anni ha superato il 4%. Ciò rappresenta un aumento molto chiaro rispetto all'1,6% a cui era scambiato all'inizio dell'anno.

In condizioni normali, l'aumento del pessimismo degli investitori – che vedono uno scenario di recessione globale come sempre più plausibile e si stanno allontanando dai mercati azionari – dovrebbe avvantaggiare il mercato obbligazionario.

Questa dinamica tradizionale non è quella che stiamo vedendo attualmente: di fronte a un’inflazione troppo alta e sempre più difficile da fermare, le principali Banche centrali continueranno – guidate dalla Federal Reserve statunitense – ad alzare i loro tassi chiave e prevedono di lasciarli a livelli più alti rispetto al passato. È a questo scenario che gli investitori si stanno preparando, a loro volta chiedendo tassi di interesse più elevati.

Questo aumento dei tassi statunitensi non è privo di conseguenze per il resto del mondo. Poiché il debito pubblico degli Stati Uniti è l'asset "privo di rischio" per eccellenza, il tasso di interesse sul debito di molti altri attori, in particolare emergenti o aziendali, sta aumentando a sua volta. Questa impennata dei rendimenti obbligazionari si sta quindi diffondendo. È quindi fonte di problemi per i consumatori e per l'economia statunitense (il tasso fisso su un mutuo a 30 anni è stato annunciato al 6,72%), ma provoca anche il rallentamento di molti altri mercati, in un certo senso vittime collaterali.

E tutto questo avviene per una buona ragione: chi non segue la tendenza al rialzo dei tassi, è probabile che veda gli investitori correre verso altri lidi, con la conseguenza di un indebolimento indebolendo delle loro valute, ma ciò farebbe aumentare ulteriormente le pressioni inflazionistiche attraverso i prezzi dei prodotti importati (come energia o cibo), scambiati in dollari. L'aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi e del dollaro è quindi una cattiva notizia per l'economia globale, aumentando le possibilità di una recessione globale, accompagnata da un'elevata inflazione.

Di fronte a tale scenario, il titolo di Stato USA rappresenta, nonostante tutto, un rifugio sicuro per eccellenza. Continua quindi a dedicare spazio ai bond Usa nei portafogli