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Continua il rallentamento dell'immobiliare Usa

Lo stato di salute dell'immobiliare Usa

Lo stato di salute dell'immobiliare Usa

Data di pubblicazione 26 ottobre 2022
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Lo stato di salute dell'immobiliare Usa

Lo stato di salute dell'immobiliare Usa

L'aumento del costo dei mutui, arrivati al 7,2%, pesa sulle compravendite e rallenta la crescita dei prezzi.

Il settore immobiliare Usa continua a mandare segnali di rallentamento, continuando a subire un aggiustamento a causa del continuo aumento dei tassi di interesse, che impatta inevitabilmente sul costo dei mutui.

Nell’ultima settimana sono stati comunicati diversi dati che delineano lo stato di salute dell’immobiliare a stelle e strisce. Sul fronte dei prezzi, c’è da segnalare il rallentamento della crescita annuale: l'indice S&P Case-Shiller, che misura l'andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato ad agosto – il dato è sempre ritardato di due mesi - un +13,1% rispetto al +16% del mese precedente e al +14,4% delle attese. Benché questo dato arrivi sempre in ritardo con gli altri comunicati al mercato, bisogna aspettarsi che anche nei prossimi mesi il rallentamento continuerà.

Infatti, per la prima volta in oltre 20 anni i tassi sui mutui trentennali negli Stati Uniti sono al 7,2% e questo sta facendo diminuire la domanda di prestiti, che è arrivata ai minimi dal 2015. Questo comporta a sua volta una minore dinamicità nelle compravendite immobiliari. Lo dimostrano i dati sulle vendite di case esistenti negli Stati Uniti (-1,5% a settembre) che hanno inanellato l'ottavo calo consecutivo. Ancora più intenso il calo delle vendite di case nuove: -10,9%, seppur meglio delle attese (-13,9%).

Tenendo conto del calo nelle richieste di mutui e delle vendite, c’è da aspettarsi che i prezzi continuino a rallentare. Non siamo all’acquisto sull’immobiliare Usa.