Non c’è pace per il carovita inglese, e più in generale per la Banca centrale inglese. L'inflazione annuale nel Regno Unito è infatti salita al 10,1% a settembre dal 9,9% di agosto, tornando al livello massimo di 40 anni registrato a luglio e superando le aspettative del mercato di un tasso del 10%.
L’inflazione di fondo, che esclude energia, cibo, alcol e tabacco, è salita a un livello record del 6,5% rispetto alle aspettative del 6,4% e dal 6,3% del mese precedente.
In questo contesto, ora i mercati si aspettano tassi in rialzo, addirittura fino al 5,5% entro marzo 2023. Se questo dovesse effettivamente accadere, il Regno Unito avrebbe i tassi più alti tra i Paesi sviluppati.
Queste prospettive non modificano le nostre posizioni sul Regno Unito: niente bond, ma sì alla Borsa inglese in portafoglio.