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L'eccesso di confidenza che ti manda fuori strada

Overconfidence o eccesso di sicurezza

Overconfidence o eccesso di sicurezza

Data di pubblicazione 18 luglio 2023
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Overconfidence o eccesso di sicurezza

Overconfidence o eccesso di sicurezza

Che differenza c'è tra essere fiduciosi nei propri mezzi o l'esserlo eccessivamente? Come si fa a capire se si è eccessivamente fiduciosi? E come evitare che questo eccesso di fiducia ci porti a sbagliare con i nostri investimenti?

Avere fiducia in noi stessi è una chiave molto importante nella nostra vista, per molti è un fattore di successo. Confidare nei propri mezzi ci porta a metterci in gioco, a superare gli ostacoli, a non sederci sugli allori e a migliorare le nostre condizioni. Tutto vero ed è importante lavorare su questo aspetto. Il problema sopraggiunge se questa fiducia in noi stessi è tale e assume dimensioni spropositate o comunque sproporzionate rispetto alle nostre effettive capacità (tutti abbiamo i nostri limiti… e di questo non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi). L’eccessiva sicurezza prende il nome di over confidence ed è anche questo un bias che può avere effetti molto negativi. Concentrandoci sull’ambito degli investimenti finanziari, questo bias è un problema perché induce a sottovalutare alcuni importanti rischi. Essendo molto sicuri di sé, si crede di poter superare tutto, gestire tutto, aver calcolato tutto e quindi prendiamo delle decisioni ed effettuiamo investimenti che non avremmo dovuto fare. Un’altra conseguenza è quella di essere portati a movimentare molto spesso il portafoglio, di fatto sovvertendo le scelte fatte che erano funzionali a raggiungere determinati obiettivi. Ancora, l’over confidence potrebbe portare ad avere aspettative troppo elevate: un esempio tipico è essere convinti di avere un risparmio necessario per la nostra pensione oppure che la pensione pubblica sarà sufficiente… e poi si scopre che invece non si è risparmiato abbastanza...

Come riconoscere questo bias? CI sono alcuni atteggiamenti che sono delle spie che ci segnalano che siamo eccessivamente fiduciosi. Una frase del tipo “Sono sempre riuscito in tutto…” oppure “Ho raggiunto tanti traguardi” o ancora “Ho fatto cose ben più difficili” devono farci riflettere. Attenzione. Quelle frasi possono essere vere e dimostrano delle capacità, delle caratteristiche reali della persona. Dove finisce la giusta consapevolezza di sé e inizia l’over confidence? Dall’atteggiamento che ne seguirà. Se mi dico: “Sono sempre riuscito ad ottenere risultati, anche in cose che sembravano impossibili…” e poi mi metto a studiare, ad analizzare, insomma… ho un atteggiamento di rispetto nei confronti della nuova attività che voglio intraprendere, dedicandole il tempo e l’attenzione necessaria, allora l’approccio è corretto: so di essere capace, ma non do nulla per scontato e sto attento, perché posso sbagliare e sono conscio che non posso sapere tutto. Se invece l’atteggiamento è di esser convinto di aver capito tutto, di esser migliore, a prescindere, degli altri e di voler soprattutto partire gestendo i propri investimenti con i prodotti e le strategie più complesse, non rispettando le regole base degli investimenti pensando “Non ne ho bisogno”… ecco che l’over confidence sta prendendo il sopravvento. L’over confidence si palesa anche quando ci si ritiene esperti di investimenti perché abbiamo effettuato un solo investimento positivo, ma non se ne indaga il motivo. Magari il guadagno è arrivato in un periodo di mercati positivi – e allora il successo viene un po’ ridimensionato - per esempio…

Come proteggersi da questo bias? Per prima cosa, riprendendo l’ultimo esempio citato, bisogna chiedersi “Quali erano le condizioni quando ho avuto successo?”. Questa domanda serve per capire sono stati eventi fortuiti oppure eventi che non si ripeteranno a determinare il nostro successo oppure quest’ultimo è arrivato per meriti nostri. Per esempio, se ho acquistato quando tutti i mercati erano in fase positiva, allora a giocare a favore è stato il mercato, più che la nostra capacità di scelta.

Secondo. Confrontarsi con opinioni diverse e visioni diverse. Aiuta a fare emergere possibili preconcetti o ad imparare sempre qualcosa di nuovo.

Terzo. Ricordiamoci che nessun investitore, anche i cosiddetti guru della finanza, guadagnano sempre e comunque da tutti gli investimenti. Bisogna essere razionali, sapere che investire significa incertezza. Non diamo sempre e comunque per scontato che si guadagnerà. Anche i migliori, sei mercati vanno al ribasso, perdono oppure, nei tanti investimenti che fanno, alcuni vanno male.

Quarto. Proprio perché non si possono avere sempre e comunque tutti gli investimenti in guadagno, bisogna diversificare. Questo fa sì che ci saranno dei guadagni e delle perdite: ciò che conta è il saldo netto del portafoglio. Non concentriamo tutto su uno o pochi investimenti pensando di avere trovato l’investimento della vita – e soprattutto credendo che se gli altri fanno diversamente è perché noi siamo più bravi…