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Germania: il grande malato?

Germania: il punto

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Data di pubblicazione 29 agosto 2023
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Germania: il punto

Germania: il punto

Facciamo il punto sulla situazione dell'economia tedesca e su come comportarsi con le azioni teutoniche e con i Bund.

L’economia tedesca è in difficoltà e c’è già chi parla della Germania come il grande malato d’Europa. Infatti, dopo che tra il 4° trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023 la Germania ha conosciuto una recessione tecnica – due trimestri di fila con Pil negativo – il secondo trimestre del 2023 è risultato in stagnazione. E le attese per tutto il 2023 non sono migliori: l’economia teutonica potrebbe contrarsi in questo 2023, con le inevitabili ricadute anche per i suoi partner commerciali.

La Bundesbank, la Banca centrale tedesca, ha detto che l'economia probabilmente ristagnerà anche in questo trimestre, poiché gli alti tassi di interesse e la debolezza della domanda globale pesano sul settore manifatturiero. Allo stesso tempo, un mercato del lavoro robusto, forti aumenti salariali e un'inflazione moderata sosterranno una ripresa della spesa dei consumatori. L’effetto finale stimato è quindi quello di un 2023 in stagnazione o di una leggera contrazione, ma non di una profonda recessione.

Tuttavia, prospettive non facili per la prima economia della zona euro arrivano anche dall’indice Ifo, che fotografa il clima di fiducia degli industriali tedeschi. Quest'ultimo è infatti sceso a 85,7 punti per il mese di agosto, il che indica un netto deterioramento del clima economico e, in particolare, problemi per il futuro. Gli industriali tedeschi, infatti, dovendo adattarsi al forte aumento dei costi di produzione dovuto all'aumento dei prezzi delle materie prime, dell'energia e dei salari, sono molto preoccupati per le loro esportazioni. I mercati europei stanno rallentando e il mercato statunitense sta sollevando molti interrogativi. Tuttavia, è la domanda cinese che si sta rivelando la fonte di maggiore preoccupazione. Per l’indice Ifo la conclusione è chiara: l'economia teutonica ristagnerà per il resto dell'anno, con la contrazione che rimane una possibilità reale sia nel terzo sia nel quarto trimestre. L'unico sollievo è che non ci si aspetta neppure in questo caso una profonda recessione.

COME COMPORTARSI CON AZIONI E OBBLIGAZIONI
La Borsa di Francoforte fa parte delle Borse della zona euro, non presenti nelle nostre strategie di investimento. Se hai azioni tedesche, ricorda che vanno computate nel novero del 10% di investimenti extra-portafoglio speculativi. Discorso diverso per i Bund. Nonostante le difficoltà economiche che la Germani sta incontrando, la tenuta dei conti teutonici è fuori discussione e lo Stato tedesco è ancora tra i più affidabili al mondo. Tenendo conto di ciò e dei rendimenti offerti, i Bund hanno un profilo di rischio-rendimento tale da essere all’acquisto. Li puoi usare per occupare lo spazio da dedicare ai bond della zona euro previsto da due dei nostri tre portafogli. Come per tutti gli emittenti, comunque, vale il principio della diversificazione: i titoli di Stato tedeschi devono pesare al massimo il 5%.