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Uno sguardo alle Banche centrali del mondo

Banche centrali del mondo

Banche centrali del mondo

Data di pubblicazione 22 settembre 2023
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Banche centrali del mondo

Banche centrali del mondo

La settimana è stata intensa per le Banche centrali di tutto il mondo. Oltre a Fed, BCE, BoE, BoJ... ti aggiorniamo su quanto fatto anche in altre parti del mondo.

SVIZZERA
Con una mossa a sorpresa la Banca centrale svizzera ha deciso di lasciare i tassi invariati all’1,75%, anziché alzarli, come previsto dal mercato, al 2%. Anche in questo caso la Banca centrale ha voluto comunque sottolineare che non è finita la stretta: in futuro i tassi potranno essere ancora alzati, se necessario.

La decisione di questa settimana suggerisce comunque come l’obiettivo del 2% di inflazione non è attualmente in pericolo per la Svizzera e anche i rischi per una nuova accelerazione del carovita non sembrano essere consistenti. La pausa odierna potrebbe essere piuttosto più sintomo di qualche preoccupazione per il futuro dell’economia e quindi, senza forti pressioni dal lato dell’inflazione, non c’erano motivi per una stretta al costo del denaro che potrebbe così poi gravare sull’attività economia.

INDONESIA
La Banca centrale indonesiana lasciato fermi anche questa volta, come da attese, al 5,75%, i tassi. L’inflazione, che ad agosto era al 3,27%, rimane all’interno dell’obiettivo di Jakarta e per questo non è stato considerato necessario un ritocco al costo del denaro. La Banca centrale ha però anche detto che non sono sul tavolo tagli per il futuro.

L’economia indonesiana si è dimostrata resiliente rispetto ad altri Emergenti e per questo il governo chiede un passo definito “audace, ma moderato” verso l'allentamento della politica monetaria. Dato il livello di inflazione e quello dell’attività economica, lo spazio per rivedere la politica monetaria ci sarebbe anche, ma il problema è che l'economia globale è molto incerta, soprattutto ora che il dollaro si sta rafforzando.

TURCHIA
La Banca centrale turca ha alzato ancora una volta i tassi, portandoli dal 25% al 30% e ha anche fatto sapere che farà tutto quello che è necessario per mettere un freno al problema dell’inflazione, che sfiora il 60%. È proprio l’elevato tasso di inflazione che spiega perché il rialzo operato dalla Banca centrale turca non è stato considerato sufficiente dai mercati, che volevano una stretta ancora maggiore.

La Banca centrale ha cambiato atteggiamento, alzando i tassi d’interesse – mossa che fino a pochi mesi fa era impensabile – ma ora si trova, visto quanto avvenuto in passato, a dover reagire sempre di più per ricostruirsi una credibilità.

SUD AFRICA
La Banca centrale del Sud Africa ha lasciato i tassi fermi, benché l’inflazione sia sotto controllo. Perché allora questa scelta? La Banca centrale teme che la politica fiscale – con un aumento dei salari pubblici e un calo delle entrate – porti instabilità sul debito sudafricano, con un aumento dei rendimenti. Alzare il tasso d’interesse aggraverebbe questa situazione.

LA CONCLUSIONE PER I TUOI INVESTIMENTI
Turchia e Sud AFrica non sono mete per i tuoi investimenti. Per Indonesia e Svizzera, invece, i bond non sono da acquistare, mentre le azioni sono inserite in alcuni dei nostri portafogli.