La produzione dell’eurozona a settembre è risultata ancora in calo e così l’intero terzo trimestre di questo 2023 è risultato in contrazione. Infatti, la stima preliminare dell’indice composito Pmi – che tiene conto sia della manifattura sia dei servizi, per settembre parla di un dato a 47,1, quindi sotto il livello di 50 punti che segna lo spartiacque tra contrazione ed espansione.
A risultare in territorio negativo sono stati sia la manifattura, sia i servizi. A pesare maggiormente sul risultato sono ancora una volta i dati derivanti dal settore manifatturiero (l’indice fa segnare 43,4, dai 43,5 di agosto), ma per il secondo mese consecutivo anche i servizi risultano in contrazione, seppure il calo sia in attenuazione (48,4) rispetto ad agosto (47,9).
In totale, è da giungo, compreso, che il dato composito del PMI della zona euro segna una contrazione. Con questi dati, il Pil della zona euro per il terzo trimestre è previsto in calo. Per questo, al momento non modifichiamo la nostra posizione sull’azionario della zona euro, non presente nei portafogli. È invece confermata la presenza dei bond.