L’inflazione italiana ha conosciuto un forte rallentamento ad ottobre. Il carovita è infatti all’1,8% ad ottobre, dal 5,3% di settembre, anche se le attese si aspettavano addirittura un +0,3%. SI tratta comunque di una forte spinta disinflattiva per il nostro Paese. Su base mensile il dato è addirittura sceso in territorio negativo (-0,1%), quando le attese erano per un +0,2%.
Questo forte rallentamento dipende in gran parte all’andamento dei prezzi dell’energia, derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi sul settore. Un altro fattore che ha portato al calo dell’inflazione sono i prezzi degli alimentari (la cui crescita scende a +6,5%).
Proprio perché la maggior parte del calo è dovuta all’energia – e in parte agli alimentari – l’inflazione di fondo scende di meno: quella al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta da +4,6% a +4,2%, quella al netto dei soli beni energetici da +4,8% a +4,2%.