L’inflazione nella zona euro è stata confermata a settembre al 4,3%, in linea con la stima preliminare, mentre quella di fondo è confermata al 4,5% annuo.
Considerando l’attuale livello dell’inflazione, i dati che segnano un rallentamento a livello economico e il rialzo dei rendimenti di mercato – che determinano condizioni più stringenti a livello monetario – nella riunione della prossima settimana la Bce dovrebbe prendersi una pausa. Si tratterò, come detto, di pausa, senza però decretare la fine dei rialzi dei tassi.
A livello di comunicazione è molto probabile che la Bce lasci aperta la possibilità a nuovi rialzi, ripetendo il messaggio che le decisioni saranno prese in base ai dati e che è pronta ad intervenire per assicurare la convergenza dell’inflazione al 2% obiettivo.