Non c’è ancora pace per i dati provenienti dalla Cina. I segnali di stabilizzazione arrivati nelle scorse settimane non erano ancora sufficienti per dire che la Cina era in ripresa, non per nulla si era parlato di stabilizzazione, ed ora i dati odierni confermano che c’è ancora da fare e da aspettare per rimettere il gigante asiatico sulla strada stabile e duratura della ripresa.
I dati sul Pmi, infatti, hanno deluso i mercati. Il Pmi dei servizi è sceso a 50,6 dai 51,7 di settembre, mentre le attese si aspettavano un leggero rialzo a 51,8. Benché il dato sia ancora sopra quota 50, che rappresenta una fase di espansione, ora i servizi sono sempre più vicini ad entrare in contrazione.
In contrazione torna l’attività manifatturiera, il cui indice Pmi è sceso a 49,5 dai 50,2 punti di settembre. Le attese si attendevano un dato stabile.
L’indice composito – che tiene conto sia dei servizi sia del manifatturiero, scende così a 50,7 dai 52 punti di settembre.
Quanto agli investimenti, sono tutti confermati.