Spesso si parla di quanto sia importante il domani, della necessità di pensarci oggi per poter pianificare e programmare tutto quello che c’è da fare per raggiungere degli obiettivi in futuro – o farsi trovare pronti davanti agli imprevisti. Eppure, l’uomo tende naturalmente ad essere troppo focalizzato sul presente. Non a caso si parla di bias del presente per descrivere quell’atteggiamento per cui le decisioni sono prese perché si vuole avere un’immediata gratificazione, un immediato vantaggio, ignorando così le possibilità di conseguire risultati migliori in futuro e in diversi ambiti.
Questo atteggiamento si riflette anche sugli investimenti, azione che non è esente dai bias. In quale modo? Potresti essere portato a scegliere investimenti a breve, per avere fin da subito dei recenti certi. Oppure, potresti puntare su investimenti troppo rischiosi, che se tutto va per il verso giusto guadagni subito molto – non dando però il giusto peso alla possibilità che le cose possano andare storte…
L’altro effetto è quello di trascurare investimenti che nel lungo periodo possono dare risultati importanti, seppur non immediati. Per esempio, se l’obiettivo è quello di accrescere il capitale nel lungo periodo la soluzione migliore sono le azioni. È un investimento che non subito darà risultati, gli alti e bassi dei mercati potranno anche comportare dei periodi in perdita, ma i dati confermano che alla fine, alla lunga, le azioni, intese come Borse mondiali prese nel loro complesso – guadagnano.