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Del senno di poi...

Giudizio retrospettivo

Giudizio retrospettivo

Data di pubblicazione 28 novembre 2023
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Giudizio retrospettivo

Giudizio retrospettivo

...recita un vecchio adagio, che può tornare molto utile anche quando si investe

Spesso sentiamo dire, o pronunciamo, “col senno di poi…” volendo sottolineare l'inutilità di quanto detto da quelli che dopo che qualcosa è avvenuto sentenziano su cosa si sarebbe, o non si sarebbe, dovuto fare o su cosa sarebbe o non sarebbe successo.

Questo detto andrebbe sempre tenuto a mente, perché evita di cadere nel bias del giudizio retrospettivo. Questo pregiudizio può diventare molto pericoloso nel nostro processo decisionale. A causa di questo bias, infatti, si sa cosa è successo, ma modifichiamo i nostri ricordi dell’opinione precedente a favore del risultato finale. In altri termini, tendiamo a pensare che gli eventi passati erano più prevedibili di quanto non fossero in realtà.

Facendo così, ci si può illudere di essere capaci di fare previsioni più accurate di quanto in realtà si è in grado fare. Il passaggio è semplice: con il senno del poi siamo in grado di dare una spiegazione a tutto quello che è successo e l’avvenimento ci sembra scontato. Il problema è che poi ci si convince che siamo in grado di arrivare a quella conclusione a prescindere, anche a priori e non solo a posteriori.

La pericolosità sopraggiunge quando questo ci porta ad acquisire una fiducia eccessiva, sfociando anche in un altro bias di cui ti abbiamo già parlato – l’overconfidence. Un eccesso di fiducia porta a decisioni affrettate, spesso superficiali.