La riunione della Banca centrale brasiliana si è conclusa confermando tutto quanto anticipato: tassi tagliati dello 0,5% e portati al 10,75%, annuncio di un altro taglio dello 0,5% nella prossima riunione per poi rallentare a tagli dello 0,25% nelle successive.
Il motivo di un rallentamento futuro nell’entità dei tagli dei tassi d’interesse deriva dalle pressioni sui prezzi. La Banca centrale prevede un’inflazione al 3,5% annuo a dicembre di quest’anno e al 3,2% alla fine del prossimo (oggi siamo al 4,5%). Dunque, l’inflazione è prevista in calo e questo spiega la volontà della Banca centrale di continuerà a tagliare i tassi, ma il carovita rimarrà comunque più elevato del 3% obiettivo per molto tempo ancora – e questo spiega la volontà di ridurre l’ampiezza dei tagli.
Sull’inflazione gravano rischi. I prezzi dei beni di prima necessità, tra cui riso e fagioli, stanno aumentando e di molto. Questo potrebbe portare il governo ad aumentare la spesa pubblica per mantenere le promesse elettorali, con la conseguenza, però, di costringere la Banca centrale a smettere di tagliare i tassi.
Al momento, i rischi sono tutti controllati dalla Banca centrale, che continua sulla strada tracciata mesi fa. Per cui, continuiamo ad investire sui bond in real.