La Bank of England ha lasciato i tassi fermi al 5,25% come da attese, ma dalla riunione di oggi si sono avute delle indicazioni sul fatto che è partito il conto alla rovescia per il taglio dei tassi anche in Gran Bretagna.
La decisione odierna deriva dal fatto che, pur riconoscendo risultati molto incoraggianti per quanto riguarda la lotta all'inflazione, e i dati più recenti confermano questa chiave di lettura, ad oggi non c'è ancora la certezza che l'inflazione britannica tornerà al 2% obiettivo. Per cui, nella riunione odierna era necessario mantenere i tassi di interesse fermi a livello attuale.
Quali sono però gli indizi per un possibile taglio dei tassi? La decisione di lasciare i tassi fermi è stata presa con 8 voti a favore e solo uno per un rialzo. Rispetto alla precedente riunione sono stati due in meno i voti a favore di un ulteriore rialzo dei tassi. Significa che alla Bank of England non si prende praticamente più in considerazione la necessità di dover alzare ulteriormente i tassi. È un'ulteriore conferma, quindi, che oggi si ragiona guardando ai dati per cercare di trovare il momento giusto per tagliare il costo del denaro.
Quando arriverà questo momento giusto? È scontato, secondo i mercati, che ad agosto i tassi saranno tagliati, ma già nella riunione di giugno si potrebbe avere il taglio, visto che sono più del 50% le possibilità che questo avvenga secondo le attese di mercato. Non avverrà sicuramente invece a maggio.
La decisione ha fatto perdere terreno alla sterlina, ma il movimento non è tale da spostare gli equilibri. I bond in sterline non sono da acquistare, mentre per la Borsa controlla i nostri portafogli.