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Inflazione eurozona sopra le attese: e adesso cosa farà la Bce?

Inflazione zona euro

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Data di pubblicazione 31 maggio 2024
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Inflazione zona euro

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Come impatta il dato odierno sulla riunione della prossima settimana?

L'inflazione della zona euro è salita a maggio più delle attese. L’indice generale è salito al 2,6% dal 2,4% di aprile, con le attese che si attendevano 2,5%. L’inflazione di fondo è invece salita dal 2,7% al 2,9%, quando le attese erano per un dato stabile sul livello di aprile. A pesare fortemente è ancora l'inflazione dei servizi, che si è attestata al 4,1% ad aprile, mostrando quindi che le pressioni dei prezzi sono ancora presenti, senza contare anche la situazione dei salari.

È oramai parecchio tempo che la Bce annuncia la possibilità di tagliare i tassi nella riunione di giovedì prossimo. Con questo dato, non ci sarà più un taglio? In realtà questo dato non comporterà una marcia indietro da parte della Bce. I tassi saranno tagliati dello 0,25% come oramai annunciato da tempo. Questo anche perché è la stessa Bce che ripete da molto tempo che bisogna guardare l'insieme dei dati - il cosiddetto trend - e non soffermarsi su uno singolo, perché a Francoforte sono consci che il percorso verso la convergenza al 2% dell'inflazione sarà accidentato e potrà esserci qualche dato meno positivo delle attese. Ciò che importa è che ci sia una tendenza di fondo nel calo dell'inflazione e per il momento, tenendo conto di tutto il percorso effettuato, questa tendenza c'è stata e permette un primo taglio dello 0,25% la prossima settimana.

Dato però che la Bce proseguirà nelle gestione della sua politica monetaria basandosi sui dati, e quindi guardando di volta in volta la situazione, il dato odierno sul carovita conferma l'impossibilità di un secondo taglio a luglio. Per quanto riguarda i tagli a settembre e potenzialmente a dicembre bisognerà aspettare l'evoluzione dell'inflazione di quest'estate, prima, e dell’autunno poi.