La Bank of Japan (BoJ) ha deluso i mercati. La delusione non riguarda il costo del denaro, in quanto le attese erano per un nulla di fatto e così è stato: i tassi sono rimasti fermi in un intervallo tra lo 0% e lo 0,1%. Il mercato si aspettava però che nella riunione odierna la Banca centrale giapponese iniziasse a comunicare la riduzione degli acquisti di obbligazioni, come passo ulteriore nella, seppur lenta, fase di restrizione monetaria iniziata con l’abbandono dei tassi negativi.
L'idea di fondo dei mercati era: tassi fermi, ma annuncio della riduzione del piano di acquisti dei bond in questa riunione e poi un altro rialzo dei tassi di interesse nella riunione di luglio. La BoJ ha fatto solo la metà delle cose che si aspettava il mercato, rimandando a luglio non solo l'aumento dei tassi di interesse, ma anche l'annuncio del piano di riduzione sui bond.
La BoJ ha probabilmente pesato i vari rischi e ha ritenuto prioritario guardare all’economia – visti i recenti dati – piuttosto che preoccuparsi dello yen e così facendo non ha voluto lasciare salire ulteriormente i rendimenti dei bond che sono già saliti rapidamente negli ultimi mesi.
Questa decisione non modifica la nostra posizione sul Giappone.