La crescita canadese ha accelerato nel 2° trimestre, raggiungendo il 2,1% rispetto all'1,8% del 1° (dati annualizzati). Il Paese ha così completato un primo semestre dell'anno di discreto successo in termini di crescita, trainato dalla spesa pubblica e dagli investimenti, oltre che dalla crescita demografica.
La spesa pubblica è aumentata dell'1,5% rispetto al trimestre precedente, trainata dall'aumento delle retribuzioni dei dipendenti. Si tratta di un fenomeno una tantum (lo Stato non può permettersi di continuare ad aumentare la spesa a un ritmo così sostenuto), ma di cui beneficiano immediatamente il potere d'acquisto delle famiglie e la loro capacità di risparmio. In netto miglioramento anche gli investimenti, in particolare nell'acquisto di macchinari e altre attrezzature (+6,5%). Infine, mentre la spesa per famiglia ha subito un leggero calo, il Paese ha un numero crescente di famiglie, il che significa che, nel complesso, il mercato interno rimane in crescita.
Non è però tutto rose e fiori. Il mercato immobiliare continua a pesare sull'economia. Gli investimenti delle famiglie continuano a faticare, appesantiti dal settore residenziale. Allo stesso tempo, le importazioni diminuiscono meno rapidamente delle esportazioni, il che porta a un deterioramento del commercio estero. D'altro canto, il tasso di risparmio delle famiglie è aumentato, raggiungendo il 7,2% del reddito disponibile. Sapendo che la Banca del Canada ha iniziato la tendenza al ribasso dei tassi e che si prevede che questa continuerà, rendendo il credito più conveniente, sembrano esserci le condizioni per un rimbalzo della domanda delle famiglie nei prossimi trimestri.
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