L'ambizioso progetto di abbattere l'inflazione in Argentina ad agosto ha conosciuto una battuta di arresto. La lettura del mese appena passato, infatti, ha mostrato dei dati che sono superiori alle attese. L'inflazione è a risalita al 4,2%, dal 4% di luglio, quando le attese si aspettavano un leggero ribasso al 3,9%. Le rilevazioni mensili, in casi di iperinflazione come quella Argentina, sono molto importante perché spesso più significative di quelle annuali. Il dato annuale, infatti, può scendere in maniera anche importante da un mese all'altro per motivi statistici.
Sono i cosiddetti confronti favorevoli con i numeri di periodi particolarmente negativi. In altri termini, può capitare che il dato annuale sull'inflazione di agosto sia molto inferiore rispetto a quella di luglio, ma solo perché tra luglio ed agosto del 2023 l'inflazione era aumentata molto di più rispetto a quanto ha fatto quest'anno. Questo per dire che il 239,6% dell'inflazione annuale registrata in Argentina ad agosto è fortemente inferiore al 266,1% registrato a luglio, ed è comunque una buona notizia, ma deve essere presa con le pinze. Inoltre, si tratta di un dato superiore alle attese che invece si attendevano una crescita annuale del 235,8%
Questo non fermerà però il processo riformista del presidente Milei. Si attendono infatti ulteriori interventi e tagli da parte del Presidente e le attese sono per un proseguimento del calo dell'inflazione. Nei prossimi 12 mesi l'inflazione è prevista scendere addirittura al 44,7% annuale, mentre a fine anno dovrebbe attestarsi al 122% circa.
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