I dati provenienti dalla Cina mostravano un'economia in rallentamento, con situazioni, come quella del mercato immobiliare, che non accennavano a riprendersi e anzi facevano intravedere un continuo crollo. La Banca centrale cinese ha deciso così di intervenire cercando di dare respiro alla all'economia mettendo in campo una serie di stimoli. Ecco quali.
- Taglio del coefficiente di riserva obbligatoria, cioè riduzione della quantità di denaro che le Banche devono detenere per far fronte agli imprevisti e gestire i rischi. Riduzione del tasso di riferimento a sette giorni e dei tassi dei mutui esistenti. Queste mosse vanno nella direzione di aumentare i prestiti all’economia e di ridurre gli oneri dei prestiti esistenti.
- Aiuti al settore immobiliare: oltre al taglio sui tassi dei mutui esistenti, è stato deciso un allentamento delle regole per gli acquisti di seconde case.
- Pacchetto per sostenere i mercati azionari.
Queste decisioni servono prima di tutto a cercare di sostenere il mercato immobiliare in forte difficoltà, rendendo i mutui e meno costosi e quindi più convenienti e rendendo più facile acquistare seconde le seconde case. L'idea di fondo è quella di cercare di far riprendere le compravendite di case. Il problema è che, se da un lato la leva di mutui più bassi può incentivare l’acquisto di una casa, è anche vero che la decisione ultima dipende dalla fiducia dei consumatori. Con una fiducia sul futuro relativamente bassa, una disoccupazione elevata e un contesto di prezzi delle case in continuo calo, questa mossa da parte della Banca centrale rischia di risultare poco efficace.
Un altro aspetto che manca nel pacchetto di stimoli odierno è la parte fiscale. Quest'ultima è di competenza del governo, che al momento non sembra intenzionato ad intervenire. Manca ancora un pacchetto di stimoli che sostenga la domanda interna. Probabilmente dal governo un intervento del genere viene considerato come la soluzione estrema qualora il rallentamento economico cinese fosse di tale portata da non consentire più il raggiungimento del 5% di crescita che è l'obiettivo per quest’anno.