Nel secondo trimestre dell'anno l'economia della Corea del Sud si è contratta dello 0,2%, confermando così le stime preliminari. Il primo trimestre si era chiuso con una crescita sempre trimestrale dell'1,3%, grazie soprattutto ad un andamento particolarmente favorevole delle esportazioni, che aveva consentito al Pil di crescere il doppio di quanto era stato atteso dal mercato. Le attese di crescita per l'intero 2024 sono ancora del 2,4%, ma bisognerà tenere conto dell'evoluzione della domanda estera nella seconda parte dell'anno.
Se le esportazioni di microchip e di semiconduttori sono state determinate dalla forte domanda mondiale e sono state uno dei principali motori della crescita sudcoreana nel primo trimestre, non è detto che anche nel secondo trimestre saranno in grado di spingere il Pil di questo paese. Molto dipenderà dalle sorti della domanda estera.
Ci sono quindi dei forti segnali di rallentamento che gravano sull'economia sudcoreana e questo è un incentivo per prendere in sempre maggiore considerazione il taglio dei tassi di interesse. L'altro incentivo per farlo è il dato sull'inflazione, visto che ad agosto il carovita si è attestato al 2% in linea con le attese, ma in forte riduzione rispetto al 2,6% del mese precedente.
In estrema sintesi, il quadro è il seguente: l'economia rallenta, l'inflazione ha raggiunto l'obiettivo, la Fed si prepara a tagliare i tassi di interesse. Sono tutti elementi che portano a pensare che nelle prossime riunioni la Corea del Sud potrà vedere anch'essa il taglio dei tassi di interesse.
I bond in won coreani non sono all'acquisto, mentre per le azioni controlla i portafogli.