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Mercato del lavoro Usa: con i dati di agosto, la Fed taglierà dello 0,25% o dello 0,5%?

Mercato del lavoro Usa e tassi Fed

Mercato del lavoro Usa e tassi Fed

Data di pubblicazione 06 settembre 2024
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Mercato del lavoro Usa e tassi Fed

Mercato del lavoro Usa e tassi Fed

Il numero di buste paga di agosto è sotto le attese ed i dati dei mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso. Scontato il taglio dei tassi, ma di quanto sarà?

I dati di agosto dipingono il quadro di un mercato del lavoro che rallenta, ma che continua a creare ancora abbastanza posti di lavoro per prevenire un'impennata della disoccupazione e sostenere i consumi delle famiglie. Dopo aver creato 89.000 posti di lavoro a luglio, l'economia statunitense ha generato 142.000 posti di lavoro ad agosto. Negli ultimi tre mesi, tuttavia, sono stati creati solo 349.000 posti di lavoro e non è l’unico dato negativo. Il dato di luglio è stato rivisto al ribasso rispetto a quanto comunicato nella stima precedente, mentre i dati di agosto sono stati peggiori delle attese. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è al 4,2%, dal 4,3% di luglio.

Le retribuzioni orarie continuano a crescere in modo significativo con un aumento del 3,8% in dodici mesi. Questa cifra è superiore all'inflazione (2,9%) e quindi il potere d'acquisto dei lavoratori americani continua a migliorare. Ciò sosterrà i consumi delle famiglie.

In concreto, con l'inflazione in forte calo e un mercato del lavoro meno dinamico, la Federal Reserve può tagliare i tassi nella riunione del 17-18 settembre. I dati comunicati per agosto, e la revisione su quelli di luglio, che sono peggiori delle attese, hanno però inciso sulle attese dei mercati circa l'ampiezza del taglio dei tassi. Infatti, se una settimana fa vi era il 70% di probabilità di un taglio dello 0,25%, e solo del 30% di un taglio dello 0,5%, subito dopo la pubblicazione di questi dati la probabilità secondo i mercati di un taglio dello 0,5%, il cosiddetto jumbo cut, è salita al 60%.

In realtà, tenendo conto che il numero di posti di lavoro creati è tale da mantenere ancora una disoccupazione al 4,2% e con salari che crescono più dell'inflazione - e che quindi sosterranno i consumi, colonna portante dell'economia Usa - un taglio dello 0,5% pare ad oggi esagerato. Dunque, le attese dei mercati sembrano sovrastimare in negativo quanto emerge dal mercato del lavoro.

C’è poi anche un'altra motivazione per la quale la Fed potrebbe decidere di non tagliare dello 0,5%, ma limitarsi allo 0,25%: dopo aver aspettato così tanto a mantenere i tassi di interesse fermi e su livelli elevati, intervenire con un taglio così ampio potrebbe, a livello comunicativo, inviare un messaggio negativo. Vorrebbe dire che l'economia americana è nettamente più in difficoltà di quanto si vuol far apparire, incidendo negativamente sulla fiducia dei consumatori e sulla fiducia sull’economia Usa.