Il processo disinflazionistico in Norvegia continua, allungando la serie di dati sul carovita non solo in calo, ma anche più di quanto atteso dal mercato. Se si guarda l'inflazione di fondo, infatti, a settembre ha rallentato al 3,1% annuo dal 3,2% di agosto, battendo le attese che erano state fissate al 3,3%.
Si tratta di dati inferiori anche a quelli attesi dalla stessa Norges Bank, la Banca centrale norvegese; tuttavia, non bisogna pensare che qualcosa possa cambiare in quanto affermato lo scorso mese dalla stessa Banca centrale: i tassi non saranno toccati per tutto il 2024.
L'istituto di Oslo, infatti, teme una serie di minacce che gravano sull'inflazione: aumenti salariali, debolezza della corona norvegese e l'energia, che in ad oggi sta impattando sull'indice generale dei prezzi, ma che potrebbe anche influenzare la componente di fondo in futuro. L’inflazione generale, infatti, ha accelerato dal 2,6% al 3,1% a settembre, oltre le attese (al 3%). Tutta colpa dei prezzi dell’elettricità.
Non dovendosi attendere novità dal fronte Norges Bank, non ci sono novità neppure nei consigli: la corona norvegese continua ad essere presente nei portafogli: controlla in quali si sono ritagliate uno spazio e a quale percentuale dei tuo investimenti questo spazio corrisponde.