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Stati Uniti. Pil e PCE: come sono andati e cosa farà la Fed la prossima settimana

Pil e Pce Usa

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Data di pubblicazione 30 ottobre 2024
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La crescita negli Usa prosegue, così come rassicuranti sono i dati provenienti dal fronte dei prezzi. Come tradurre tutto questo in termini di scelte della Fed?

La prima stima preliminare sull'andamento del Pil Usa nel terzo trimestre di quest'anno mostra una crescita del 2,8%. Rispetto al risultato del secondo trimestre siamo di fronte ad un leggero rallentamento, dato che la crescita era stata del 3%, e si tratta anche di un dato sotto le attese che si attendevano un 3% anche nel terzo trimestre. Tuttavia, i dati odierni sul Pil Usa, seppur leggermente sotto le attese, mostrano un'economia a stelle e strisce che continua a crescere ad un ritmo decisamente positivo.

La chiave di lettura favorevole è data dal fatto che l’economia Usa mostra una solida crescita sostenuta da una robusta domanda interna. I consumi, colonna portante dell’economia Usa, infatti, sono cresciuti del 3,7% dal 2,8% mostrato nel trimestre precedente. Non solo. Se si va a guardare una misura della crescita di fondo che combina la spesa dei consumatori e gli investimenti delle imprese, di fatto una rappresentazione della crescita interna, si scopre che è aumentata del 3,2%, il dato più alto di quest'anno.

Come di consueto con i dati sul Pil escono anche quelli trimestrali sull'indice PCE, cioè l'indice dei prezzi al consumo delle spese personali, che è l'indicatore preferito in termini di carovita della Fed. Questa misura dell'inflazione nel terzo trimestre è scesa all’1,5% annuale, dal 2,5% del secondo trimestre, quando le attese si aspettavano un rialzo al 2,7%. Se si guarda alla versione di fondo di questo indice, il dato trimestrale parla sempre di un rallentamento, dal 2,8% al 2,2% - pressoché in linea con il 2,2% previsto dai mercati.

I dati consentono alla Fed di continuare nel percorso di allentamento monetario e quindi nella riunione della prossima settimana i tassi saranno tagliati. Sull’ampiezza del taglio non sembrano oramai esserci dubbi: i mercati scontano con probabilità attorno al 95% un taglio dello 0,25% da parte della Fed.