Dopo due mesi di stagnazione, ad agosto l'attività economica è cresciuta dello 0,2% nel Regno Unito. Mentre il settore dei servizi è stato di nuovo debole (+0,1%), la produzione industriale ha registrato un forte rimbalzo (+0,5%). Dopo due mesi in rosso, anche il settore delle costruzioni è tornato a crescere ad agosto.
La ripresa dell'attività economica è una buona notizia, perché dimostra che l'economia britannica è ancora sulla via dell'espansione. Sebbene la seconda metà dell'anno sarà meno dinamica della prima, il Pil dovrebbe comunque crescere dello 0,3% negli ultimi due trimestri dell'anno secondo le ultime previsioni della Banca d'Inghilterra.
Dopo aver tagliato il tasso di riferimento ad agosto e aver optato per lo status quo monetario a settembre, la Bank of England dovrebbe ridurre nuovamente i tassi di interesse a novembre. Questo porterà una ventata d'aria fresca all'economia britannica e alle autorità politiche che devono fare i conti con la necessità di far quadrare i conti pubblici.
L'ulteriore espansione economica dipenderà in larga misura dalla fiducia che gli operatori economici avranno nel nuovo governo. Quest’ultimo dovrà rassicurare i mercati sulla sua serietà di bilancio, mantenendo al contempo le promesse fatte in campagna elettorale di rilanciare gli investimenti pubblici, in particolare nel sistema sanitario. Se il Governo riuscirà in questa impresa, si potrà mettere in moto una dinamica economica positiva grazie alla ripresa degli investimenti delle imprese e dei consumi delle famiglie. Questo scenario favorevole non è impossibile, ma è ben lungi dall'essere scontato.
Per quanto riguarda gli investimenti, le obbligazioni in sterline non sono da acquistare, mentre le azioni sono presenti, a seconda del portafoglio replicato.