L'economia più forte del previsto, la spesa pubblica che ha sostenuto i consumi delle famiglie e quindi l'attività economica in Brasile, ha portato a far di nuovo rialzare la testa all'inflazione, con l'ultimo dato che parla di un 4,76% annuale.
La Banca centrale brasiliana è stata così costretta a riprendere il ciclo di rialzi dei tassi di interesse dopo che era stata tra le prime a dare il via all’allentamento monetario. Ciclo di rialzi dei tassi di interesse che continuerà già nella prossima riunione: infatti, ci si attende un ulteriore rialzo dello 0,5% se non addirittura dello 0,75%.
Le stime sull'inflazione sono state riviste al rialzo per questo 2024 e per tutto il 2025 portando così anche a prevedere un livello dei tassi, sempre alla fine del prossimo anno, più alto rispetto a quanto preventivamente stimato. Oggi si pensa che a dicembre 2025 il costo del denaro brasiliano possa addirittura arrivare al 13,5% (oggi siamo all’11,25%).
Il governo è impegnato a mettere mano ai conti pubblici cercando di frenare la spesa che è stata anche uno dei maggiori fautori dell'inflazione: un aggiustamento e una conduzione più ordinata delle politiche fiscali servirà per ancorare le attese di inflazione dei mercati che stanno pesando sul carovita brasiliano.