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Taglio a sorpresa dei tassi in Corea del Sud. Ecco il punto

Corea del Sud, tassi e obbligazioni

Corea del Sud, tassi e obbligazioni

Data di pubblicazione 28 novembre 2024
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Corea del Sud, tassi e obbligazioni

Corea del Sud, tassi e obbligazioni

La Banca centrale della Corea del Sud ha tagliato i tassi a sorpresa. Come mai? Cosa fare con le obbligazioni in won e con le azioni?

La Banca centrale sudcoreana ha sorpreso i mercati con il taglio dei tassi di interesse. Le previsioni dei mercati erano per un nulla di fatto e con un costo del denaro lasciato fermo al 3,25%. La banca centrale coreana è sempre stata restia, se non addirittura contraria, a tagli dei tassi consecutivi e questo era un altro dei motivi per cui non ci si attendeva nessuna mossa nella riunione odierna, visto che i tassi erano stati tagliati nella riunione precedente. L'attenzione alle quotazioni del won, alle future scelte della Federal Reserve erano poi i principali motivi per cui ci si attendeva una Banca coreana attendista nella riunione di oggi.

Tutto questo invece non è successo e il costo del denaro è stato tagliato al 3%. Come mai è avvenuto questo cambio di direzione, inatteso? Il motivo principale è la paura derivante dalla minaccia di introdurre dazi doganali da parte degli Stati Uniti. Non è ovviamente l'unico motivo, ce ne sono altri, ma questo può definirsi quello con il peso specifico maggiore.

In generale si può dire che la scelta di tagliare i tassi di interesse da parte della Bank of Korea rappresenta un cambio di gestione della politica monetaria, che ora si focalizza maggiormente sul sostegno alla crescita economica coreana anziché tener conto delle pressioni inflazionistiche e del livello del won. In quest'ottica, il taglio dei tassi di interesse deve essere visto come una sorta di operazione di gestione del rischio, un termine che è già stato utilizzato più volte negli ultimi tempi da diverse Banche centrali - tra cui anche la Federal Reserve. Tagliare i tassi in questa riunione è una sorta di assicurazione per quello che potrà succedere prossimamente.

È anche vero che il contesto in cui deve muoversi la Banca centrale coreana è diverso rispetto a quello dei mesi scorsi. Lo stesso istituto di Seul ha tagliato le stime di crescita per i prossimi anni e vede delle pressioni inflazionistiche meno forti e quindi minori minacce dal lato dei prezzi. Con una crescita prevista in rallentamento, minori pressioni inflazionistiche e l'incognita dazi doganali, la Banca centrale coreana ha ritenuto essere arrivato il momento di modificare la gestione della politica monetaria.

Le nuove stime di crescita parlano di +1,9% per il Pil nel 2025, dunque meno del 2,1% preventivato in agosto, e di un +1,8% nel 2026. L'inflazione attesa è pari all’1,9% nel 2025, dunque in linea con gli obiettivi della Banca centrale. Se a questo si aggiunge anche un raffreddamento del mercato immobiliare, il contesto attuale permetteva un taglio dei tassi di interesse. Taglio dei tassi che comunque non è stato unanime visto che ci sono stati anche dei voti contrari.

I tagli dei tassi potranno pesare sul won, per cui le obbligazioni in questa valuta non sono da acquistare. Per quanto riguarda le azioni, controlla in quale portafoglio sono presenti.