In Messico i dati sull’inflazione di ottobre consentono di tagliare i tassi per la terza volta, portandoli al 10,25%, nella prossima riunione.
Infatti, l’indice generale di prezzi al consumo ha conosciuto un’accelerazione al 4,76% dal 4,58% (le attese erano 4,72%). L’aumento, di fatto allineato a quanto atteso, era stato ampiamente anticipato dal mercato, a causa dell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.
La componente core dell’inflazione, infatti, dunque depurando l’indice generale da alimentari ed energia, ha rallentato più delle attese: dal 3,91% al 3,8% (le attese erano per 3,85%). Si tratta dunque di un dato all’interno dell’intervallo obiettivo fissato dalla Banca centrale (il 3% ± 1%).
Inoltre, la stessa Banca centrale prevede un rallentamento della crescita economica non solo in questo ultimo trimestre del 2024, ma anche nel 2025, supportando così il processo di disinflazione.
Quanto agli investimenti, le obbligazioni in peso messicani non sono da acquistare, mentre per le azioni controlla i nostri portafogli.