I dati sull'inflazione di ottobre del Regno Unito vanno nella direzione di avallare l'approccio cauto sposato dalla Bank of England. C'è da aspettarsi che la Banca centrale inglese continui a gestire la propria politica monetaria riducendo il costo del denaro, ma facendolo molto lentamente e pesando di volta in volta con molta attenzione i dati che si presenteranno dall’economia. Con i dati attualmente a disposizione, infatti, si può prevedere che nella riunione di dicembre i tassi non saranno toccati.
I numeri per ottobre parlano di un’inflazione in crescita del 2,3% annuale, dall’1,7% di settembre e sopra le attese poste al 2,2%. L’inflazione di fondo, invece, è cresciuta del 3,3% annuale, in accelerazione rispetto al 3,2% del mese precedente e soprattutto rispetto alle attese che si aspettavano una decelerazione a +3,1%.
A questi dati si aggiungono anche diverse incertezze al contesto globale, che diventa sempre più incerto. Ci sono inoltre anche fattori specifici legati al mercato britannico, come i piani fiscali del nuovo governo che potrebbe alimentare inflazione.