L’economia brasiliana in questo 2024 ha conosciuto una crescita superiore alle attese, spinta da un mercato del lavoro robusto, disoccupazione bassa, con la conseguente maggiore capacità di spesa da parte delle famiglie, il tutto sostenuto da una spesa pubblica particolarmente generosa. Tutto questo si è ripetuto anche nel terzo trimestre del 2024: il Pil del terzo trimestre brasiliano è infatti cresciuto dello 0,9%, battendo le attese fissate a +0,8%. A livello annuale la crescita è stata del 4%, in questo caso invece in linea con le attese. Questi dati fanno presagire che le pressioni inflazionistiche continueranno.
Inoltre, il piano di tagli annunciato dal governo brasiliano non è stato in grado di alleviare le paure e i timori dei mercati: quest’ultimi, di fatto, hanno considerato insufficiente il taglio e quindi i timori per l'inflazione nel Paese sud sudamericano permangono. Anzi, la delusione derivante dai tagli operati ha portato a una revisione al rialzo delle attese sia in termini di inflazione, sia conseguentemente di livello dei tassi di interesse. Infatti, ci si attende un'inflazione che si attesterà al 4,4% a fine 2025, è una media delle diverse stime, quindi ben al di sopra dell'obiettivo del 3%. Le attese sul livello del costo del denaro brasiliano sono passate da una media del 12,25% a fine 2025 al 12 75%. Attualmente i tassi sono all’11,25%, il che significa che il costo del denaro aumenterà di circa l’1,5% nei prossimi 12 mesi. Una parte di questo rialzo arriverà con la riunione della prossima settimana, per la quale i mercati sono certi che i tassi saranno alzati. Il rialzo previsto è dello 0,5%.