Come da attese la Banca centrale canadese (BoC) ha abbassato i tassi di interesse al 3% dal 3,25% precedente. La Banca centrale ha così ridotto l'ampiezza dei tagli, dopo le precedenti riduzioni dello 0,5%. Inoltre, dalle dichiarazioni rilasciate, al momento la Banca canadese non sembra essere intenzionata a procedere con ulteriori tagli.
La BoC vede l’inflazione mantenersi vicina all’obiettivo del 2% fino al 2026 e ha anche affermato che i rischi al rialzo e al ribasso per le pressioni sui prezzi sono “ragionevolmente bilanciati”. Non è tutto, ha anche affermato di vedere prove che i tagli dei tassi stanno aiutando a stimolare l’economia.
Già queste due affermazioni farebbero propendere per una Banca centrale canadese che non sembra più percepire la necessità di ulteriori tagli ai tassi di interesse sia per stimolare l'economia, sia per mantenere l'inflazione attorno al 2% obiettivo, evitando che quest'ultima si discosti al ribasso in maniera eccessiva.
C'è però un altro elemento. La BoC ha detto che non apporterà probabilmente ulteriori modifiche alla politica monetaria finché non saranno più chiari i dettagli della politica commerciale di Trump. A causa dell’elevata incertezza sulle decisioni che saranno prese, la BoC preferisce attendere. Infatti, in assenza di dazi o qualora questi non dovessero impattare in maniera significativa sull’economia canadese, quest’ultima non avrebbe bisogno di ulteriori stimoli – come affermato nelle dichiarazioni viste in precedenza.