A dicembre la Banca centrale messicana ha abbassato i tassi dal 10,25% al 10%. Con i dati odierni sul carovita, è prevedibile che nella riunione di febbraio arriverà un altro taglio dei tassi d’interesse.
Questo perché i dati sull’inflazione di fondo parlano di un carovita al 3,65%, pressoché allineata al dato atteso dal mercato (3,62%) e solo in leggero rialzo rispetto al mese precedente (3,58%). I membri della Banca centrale messicana hanno citato il dato dell’inflazione di fondo come una delle principali motivazioni per la scelta del taglio dei tassi di dicembre. Dunque, con una lettura sull’inflazione core ancora allineata al livello dei mesi precedenti, lo spazio per un altro taglio è ampio.
Inoltre, vi è grande incertezza sulle politiche del nuovo presidente Usa, con il Messico che potrebbe essere tra i più colpiti. Per cui, un sostegno da parte della Banca centrale risulta necessario.
Quanto agli investimenti, le azioni messicane rientrano in portafoglio, mentre le obbligazioni in peso non sono da acquistare.