In Brasile l'inflazione a gennaio ha mostrato un rallentamento dal 4,83% di dicembre 2024 al 4,56% annuale. Dato che le attese erano per un livello al 4,58% annuale, il dato è leggermente sotto le attese.
Il rallentamento conosciuto dal carovita è dovuto principalmente al calo del prezzo dell'elettricità, dovuto ad interventi del governo. Questo significa che, eliminato questo effetto transitorio, l'inflazione continua ad essere elevata. Anche le metriche dei prezzi core confermano questa chiave di lettura.
La Banca centrale brasiliana ha già annunciato che aumenterà i tassi di interesse dell'1% nella prossima riunione, ma nonostante questo l'inflazione continua ad essere superiore all'obiettivo del 3%. Dopo il rialzo già annunciato nella riunione di marzo, la Banca centrale brasiliana ha detto di voler valutare il da farsi di volta in volta, in base all'evoluzione del carovita.
Il ciclo di restrizione monetaria potrebbe anche concludersi il prossimo mese, ma in assenza di un forte recupero della valuta e/o di un netto rallentamento dell'andamento economico difficilmente l'inflazione potrà conoscere un rallentamento importante. Le attese sono infatti per un'inflazione che rimarrà superiore all'obiettivo della Banca centrale per tutto il 2025.
Sarà però interessante capire l'effetto dei dazi introdotti dagli Stati Uniti su alluminio e acciaio, perché andranno a colpire una delle principali esportazioni del Brasile e questo potrebbe rappresentare un freno per l’attività economica brasiliana.
Le obbligazioni in real sono da mantenere, mentre per la Borsa brasiliana controlla in quali portafogli è contemplata.