Dopo il taglio dei tassi operato a gennaio, la Banca centrale indonesiana si prende una pausa e non taglia il costo del denaro nella riunione di questo febbraio. Nella riunione precedente la riduzione del costo del denaro era stata giustificata dalla modifica delle priorità di politica monetaria: la crescita diventava il fattore più importante, sostituendo la stabilità della rupia.
Ora invece la Banca centrale indonesiana giustifica i tassi invariati proprio con la debolezza della rupia. Quest’ultima, infatti, sta conoscendo un periodo di debolezza derivante dai timori dei possibili effetti delle politiche tariffarie degli Stati Uniti, tanto che la Banca centrale continua ad intervenire sui mercati a sostegno della rupia.
Per la Banca centrale, infatti, la stabilità è "la cosa più importante per la nostra economia per continuare a crescere". Il governatore della Bank of Indonesia ha affermato che c’è lo spazio per tagliare i tassi, ma è ovvio che, fin quando vi sarà incertezza e paura legata ai dazi – e una conseguente debolezza della valuta – sarà difficile assistere ad altre riduzioni del costo del denaro.
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