In Turchia l’inflazione rallenta ancora, ma lo fa meno di quanto atteso. A livello annuale, infatti, la crescita dei prezzi è ora pari al 42,1%, rispetto al 44,4% di dicembre, ma le attese di mercato si attendevano un dato al 41,6%. Anche il tasso di inflazione mensile ha sorpreso, salendo al 5% dall'1% di dicembre. Si è trattato del dato più alto degli ultimi 12 mesi e peggiore delle attese fissate al 4,3%.
Come capita sempre in questi casi, quando i dati sono superiori alle attese, sul mercato ci si è iniziati ad interrogare su cosa ne sarà della politica monetaria della Banca centrale turca. Quest’ultima, infatti, ha iniziato il suo percorso di allentamento monetario, tagliando già due volte i tassi di interesse. Il dato di gennaio sull'inflazione rischia di bloccare questo percorso di riduzione del costo del denaro?
La Banca centrale si attende un rallentamento a fine 2025 dell'inflazione al 21%: ci si aspetta quindi una netta disinflazione, che consente di continuare a tagliare i tassi di interesse. La prossima riunione della Banca centrale turca si terrà a marzo e i mercati si attendono ancora un taglio dei tassi, pari al 2,5%. Addirittura, i mercati si attendono che la Banca centrale riduca il costo del denaro in tutte le riunioni di questo 2025. Il dato di gennaio, dunque, benché superiore alle attese, non ha fatto modificare le attese sulle prossime mosse in fatto di tassi di interesse.