La Banca del Giappone ha deciso di mantenere invariati i tassi (allo 0,5%, come da attese), esprimendo preoccupazione per le possibili ripercussioni delle politiche tariffarie statunitensi. Questo suggerisce che l'istituto non ha fretta di aumentare ulteriormente i tassi d'interesse.
Nonostante il quadro macroeconomico interno mostri segnali che potrebbero giustificare un rialzo, la BOJ mantiene un approccio cauto. L’inflazione ha infatti mostrato un rallentamento a febbraio, con un incremento del 3% su base annua, ma molto è dovuto ai sussidi governativi per l’energia. Il governatore della Bank of Japan ha ribadito che salari e prezzi sono in linea con le previsioni, con aumenti salariali più marcati, ma comunque all’interno delle aspettative. Tuttavia, le incertezze legate alle politiche commerciali globali rendono difficile stabilire quanto il Giappone sia vicino al raggiungimento degli obiettivi economici prefissati.
Quanto alle mosse future, sebbene non ci siano indicazioni esplicite su un imminente rialzo dei tassi, i mercati si aspettano un aumento dei tassi entro giugno o luglio.
Non investire sul Giappone.