A febbraio i prezzi al consumo sono aumentati del 3,77% annuale, dal 3,59% di gennaio – le attese erano fissate a 3,75% annuale. L'inflazione di fondo, che esclude elementi volatili come cibo ed energia, è invece leggermente diminuita al 3,65% dal 3,66%.
Nel frattempo, la Banca centrale ha tagliato i tassi al 9,5% a febbraio e ha già annunciato di voler ridurre ulteriormente il costo del denaro in futuro.
Il contesto è reso molto complesso dalla spada di Damocle rappresentata dai dazi americani. La Banca centrale ha affermato che se i dazi saranno imposti, avranno effetti contraddittori sull'inflazione. Uno dei rischi è un indebolimento del peso messicano, che potrebbe far aumentare alcuni prezzi al consumo. D'altra parte, il previsto rallentamento economico contribuirebbe a mantenere gli aumenti dei prezzi al consumo entro l'obiettivo della Banca centrale (pari al 3% ±1%).
Per quanto riguarda le prossime mosse, l'aumento dell’inflazione di febbraio non è sufficiente per scartare l’ipotesi di un taglio dei tassi dello 0,5% a marzo.
Controlla sui nostri portafogli quando puoi investire nella Borsa messicana. Le obbligazioni in peso, invece, non sono all’acquisto.