I dati provenienti dall'indice PMI della zona euro presentano un quadro, per certi versi, contrastato e non lineare. L'indice composito, che tiene conto del settore dei servizi e di quello manifatturiero, ha infatti raggiunto i 50,4 punti a marzo. Si tratta di un dato in accelerazione rispetto ai 50,2 punti di febbraio ed è anche il valore più elevato riscontrato nel 2025. L'attività economica, presa nel suo complesso, della zona euro risulta ancora in espansione in questo 2025, visto che l'indice è sopra i 50 punti, e lo fa anche al tasso più veloce registrato in questi primi tre mesi dell'anno.
Se queste sono delle notizie positive, ce ne sono altre che rendono la lettura del dato preliminare di marzo più in chiaroscuro. La crescita è comunque poco sopra i 50 punti, quindi l'espansione è solo lieve. Per di più, le attese di mercato per questo marzo si aspettavano una crescita ben più ampia, a 50,8 punti. Il dato odierno, quindi, delude le aspettative.
In chiaroscuro è il giudizio anche se si vanno a guardare i sottoindici: il PMI manifatturiero e il PMI dei servizi. Il PMI manifatturiero risulta ancora in territorio di contrazione, essendo sotto quota 50 punti, ma migliora rispetto al mese precedente: passa infatti da 47,6 punti a 48,7 punti, facendo anche meglio delle attese, che si aspettavano 48,3 punti. Il Pmi dei servizi, invece, rallenta da 50,6 punti a 50,4 punti, rimanendo comunque in territorio di espansione, ma delude nettamente le attese, che prevedevano un'accelerazione a 51,2 punti.