Le stime di crescita globale sono state riviste al ribasso a causa di un'escalation delle tensioni commerciali e di un'elevata incertezza politica. A seguito dell'implementazione di nuove misure tariffarie da parte degli Stati Uniti e delle contromisure dei suoi partner commerciali, culminate in tariffe quasi universali degli Stati Uniti al 2 aprile 2025, il panorama è cambiato e il Fondo monetario ha messo mano alle sue previsioni di crescita.
PREVISIONI SUL PIL
La previsione di crescita globale è stata rivista al ribasso a 2,8% nel 2025 e 3% nel 2026, rispetto al 3,3% previsto per entrambi gli anni nelle stime di gennaio. La crescita degli Stati Uniti dovrebbe rallentare all'1,8%, un ritmo inferiore di 0,9% rispetto alla proiezione di gennaio 2025. La crescita dell'area euro dovrebbe rallentare allo 0,8%, con una revisione al ribasso di 0,2%.
La principale ragione di queste revisioni al ribasso è la serie di nuove misure tariffarie imposte dagli Stati Uniti e le contromisure adottate dai suoi partner commerciali. L'imposizione di tariffe quasi universali da parte degli Stati Uniti al 2 aprile ha portato i tassi tariffari effettivi a livelli mai visti in un secolo. Anche l'imprevedibilità con cui queste misure si sono susseguite ha un impatto negativo sull'attività economica e sulle prospettive, rendendo più difficile formulare previsioni coerenti. Per gli Stati Uniti in particolare, il rallentamento della crescita è attribuito a una maggiore incertezza politica, alle tensioni commerciali e a una dinamica della domanda più debole.
Un'escalation della guerra commerciale, unita a un'ancora maggiore incertezza sulla politica commerciale, potrebbe ridurre ulteriormente la crescita a breve e lungo termine, ma è vero anche il contrario: una de-escalation delle attuali tariffe e nuovi accordi che forniscano chiarezza e stabilità nelle politiche commerciali potrebbero migliorare la crescita globale.
PREVISIONI SULL'INFLAZIONE
Si prevede che l'inflazione globale diminuirà a un ritmo leggermente più lento rispetto alle attese di gennaio, raggiungendo il 4,3% nel 2025 e il 3,6% nel 2026. In generale, si sono verificate notevoli revisioni al rialzo per le economie avanzate e lievi revisioni al ribasso per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo nel 2025.
LE STIME DI CRESCITA DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE | ||||
PIL | ||||
NUOVE STIME | REVISIONE RISPETTO A STIME PRECEDENTI | |||
2025 | 2026 | 2025 | 2026 | |
World Output | 2.8 | 3.0 | –0.5 | –0.3 |
Advanced Economies | 1.4 | 1.5 | –0.5 | –0.3 |
Usa | 1.8 | 1.7 | –0.9 | –0.4 |
Zona euro | 0.8 | 1.2 | –0.2 | –0.2 |
Germania | 0.0 | 0.9 | –0.3 | –0.2 |
Francia | 0.6 | 1.0 | –0.2 | –0.1 |
Italia | 0.4 | 0.8 | –0.3 | –0.1 |
Spagna | 2.5 | 1.8 | 0.2 | 0.0 |
Giappone | 0.6 | 0.6 | –0.5 | –0.2 |
Regno Unito | 1.1 | 1.4 | –0.5 | –0.1 |
Canada | 1.4 | 1.6 | –0.6 | –0.4 |
Mercati emergenti e paesi in via di sviluppo | 3.7 | 3.9 | –0.5 | –0.4 |
Cina | 4.0 | 4.0 | –0.6 | –0.5 |
India | 6.2 | 6.3 | –0.3 | –0.2 |
Russia | 1.5 | 0.9 | 0.1 | –0.3 |
Brasile | 2.0 | 2.0 | –0.2 | –0.2 |
Messico | –0.3 | 1.4 | –1.7 | –0.6 |
Arabia Saudita | 3.0 | 3.7 | –0.3 | –0.4 |
Nigeria | 3.0 | 2.7 | –0.2 | –0.3 |
Sud Africa | 1.0 | 1.3 | –0.5 | –0.3 |
INFLAZIONE | ||||
Mondo | 4.3 | 3.6 | 0.1 | 0.1 |
Economie avanzate | 2.5 | 2.2 | 0.4 | 0.2 |
Mercati emergenti e paesi in via di sviluppo | 5.5 | 4.6 | –0.1 | 0.1 |