La Banca centrale polacca ha mantenuto i tassi fermi al 5,75%, prolungando così l'arco temporale in cui il costo del denaro è fermo all'attuale livello dal 2023. La decisione odierna non coglie di sorpresa i mercati, visto che le attese erano per tassi fermi all'attuale livello.
Tutto questo nonostante i dati sull'inflazione continuino a risultare inferiori alle attese del mercato e anche della stessa Banca centrale. La stima preliminare per il carovita di marzo polacco, infatti, parla di +4,9% annuale per i prezzi, sotto le attese del mercato poste a +5,1%. Nel primo trimestre il carovita medio è stato quindi del 5,1%, mentre la Banca centrale si attendeva un dato medio al 5,4%.
I dati più recenti sull'inflazione hanno comunque acceso il dibattito per le prossime mosse che dovrebbe prendere la Banca centrale polacca: da più parti, in ambito politico, aumentano le richieste di prendere in considerazione un taglio dei tassi di interesse. La decisione di lasciare i tassi invariati in questa riunione, e probabilmente anche per le prossime, deriva dal fatto che la Banca centrale continua a prevedere un'accelerazione dell'inflazione nei prossimi mesi. Saranno quindi necessari ulteriori dati sull'inflazione per i mesi di aprile, maggio e probabilmente anche giugno per convincere la Banca centrale a rivedere le proprie stime e conseguentemente anche la propria posizione in fatto di conduzione della politica monetaria.
Le obbligazioni in zloty non sono da acquistare, mentre lo sono i titoli di Stato polacchi in euro. Per la Borsa, controlla in quali portafogli può essere inserita.