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Inflazione USA: segnali di rallentamento e tregua sui dazi

Inflazione Usa aprile 2025

Inflazione Usa aprile 2025

Data di pubblicazione 13 maggio 2025
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Inflazione Usa aprile 2025

Inflazione Usa aprile 2025

Cosa attendersi dalla Federal Reserve?

Ad aprile l’inflazione negli Stati Uniti ha sorpreso positivamente i mercati, crescendo meno del previsto per il terzo mese consecutivo. È un segnale che lascia ben sperare su un possibile allentamento delle pressioni sui prezzi, dopo mesi di tensioni legate al costo della vita.

Nel dettaglio, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% rispetto a marzo e del 2,3% su base annua. Si tratta dunque di due dati migliori delle attese di mercato, che si aspettavano, rispettivamente, +0,3% e +2,4%. A livello di inflazione core, quindi non considerando le componenti più volatili come alimentari ed energia, il dato mensile ha segnato un aumento contenuto dello 0,2%, meno dello 0,3% atteso dal mercato, mentre a livello annuale è pari al 2,8% annuo, stabile rispetto a marzo ed in linea con le attese.

 Come già accaduto in precedenza, i costi legati all’abitazione, gli shelter cost, hanno rappresentato oltre la metà dell’aumento mensile, con un incremento dello 0,3% solo in questa voce. Un altro dato osservato con attenzione dalla Federal Reserve è l’indicatore dei servizi “supercore”, che esclude anche i costi abitativi dai prezzi dei servizi. Dopo un calo a marzo, ad aprile è salito dello 0,21%, ma resta in linea con un trend moderato degli ultimi tre mesi. Un segnale rassicurante per chi teme un ritorno dell’inflazione più aggressiva.

Sul fronte del commercio internazionale, intanto, è arrivata una boccata d’ossigeno: Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per ridurre temporaneamente i dazi reciproci. Washington ha abbassato le sue tariffe dal 145% al 30%, mentre Pechino ha ridotto le proprie dal 125% al 10%. Una tregua di 90 giorni che offre lo spazio necessario per cercare un’intesa più ampia tra le due superpotenze economiche.

Nel complesso, i dati suggeriscono un raffreddamento graduale dell’inflazione, mentre la distensione sul fronte dei dazi potrebbe dare respiro all’economia globale. Resta però da vedere se questa dinamica si confermerà nei prossimi mesi, quando si faranno sentire gli effetti pieni delle politiche commerciali ancora in via di definizione. Dunque, dalla Fed bisogna continuare ad aspettarci un atteggiamento attendista.