Il clima di fiducia tra gli investitori tedeschi torna a migliorare, lasciandosi alle spalle l’iniziale incertezza generata dai nuovi dazi statunitensi. A maggio, l’indice ZEW sulle aspettative economiche è salito a 25,2 punti, superando le previsioni degli analisti (a 10,7 punti), dal -14 di aprile e suggerendo un cauto ottimismo sui prossimi mesi. Un risultato che riflette l’attesa per una nuova stagione economica, sostenuta dalla svolta politica e dalle promesse di spesa pubblica della nuova amministrazione.
Tuttavia, non mancano le ombre: l’indicatore ZEW relativo alla situazione attuale dell’economia ha mostrato un leggero calo, a dimostrazione che la ripresa resta fragile e che la crescita stenta ancora a consolidarsi. Gli economisti, del resto, prevedono per il 2025 un’economia tedesca in fase di stagnazione, dopo due anni consecutivi di contrazione.
In questo scenario di transizione, il piano del cancelliere Friedrich Merz potrebbe rivelarsi decisivo. Il governo ha annunciato l’intenzione di investire centinaia di miliardi di euro per rinnovare le infrastrutture del Paese e rafforzare le capacità militari, in risposta anche al nuovo contesto geopolitico europeo. Una strategia espansiva che mira non solo a rilanciare la crescita interna, ma anche a rassicurare i mercati sulla solidità del sistema tedesco.
Nel frattempo, sul fronte commerciale, resta aperto il dossier dei dazi con gli Stati Uniti. L’Unione Europea è impegnata in negoziati per disinnescare la tensione, ma si prepara al peggio: Bruxelles ha già stilato una lista di esportazioni americane per un valore di 95 miliardi di euro, da colpire con contromisure nel caso in cui il dialogo dovesse fallire.