Dopo mesi di incertezza e rallentamenti, finalmente arrivano buone notizie dall’economia tedesca. A giugno, l’indice Ifo delle aspettative economiche è salito a 90,7 punti, il valore più alto da aprile 2023. Un segnale importante che mostra come la fiducia stia lentamente tornando tra imprese e investitori, superando anche le attese del mercato.
A sostenere questo clima più positivo è, tra gli altri fattori, il piano del governo tedesco di aumentare in modo significativo la spesa pubblica. Si parla di circa 500 miliardi di euro destinati a infrastrutture strategiche nei prossimi anni, un investimento che non solo stimolerà la crescita economica, ma contribuirà anche a rinnovare settori cruciali come trasporti, energia e digitale. In parallelo, Berlino ha annunciato un aumento della spesa militare fino al 3,5% del PIL entro il 2029, accompagnato da incentivi fiscali mirati a sostenere famiglie e imprese.
Anche la percezione delle condizioni attuali da parte delle imprese ha registrato un miglioramento. Questo dato è particolarmente rilevante perché suggerisce che il peggio potrebbe essere alle spalle e che l’economia tedesca stia entrando in una fase di stabilizzazione.
Le prospettive per il futuro, pur restando caute, iniziano quindi a farsi più incoraggianti. Gli analisti prevedono una ripresa graduale della produzione industriale nel corso del 2025 e una crescita del PIL stimata intorno allo 0,2%. Non si tratta di numeri eclatanti, ma rappresentano un’inversione di tendenza rispetto alla stagnazione degli ultimi trimestri.
In un contesto europeo ancora segnato da incertezze geopolitiche e tensioni sui mercati, il ritorno dell’ottimismo in Germania – cuore industriale dell’UE – è un segnale da non sottovalutare. Se accompagnato da politiche economiche efficaci e da una ripresa della domanda interna, potrebbe fungere da traino anche per gli altri paesi dell’area euro.