Nel mese di maggio, l’economia indonesiana ha mostrato segnali misti che riflettono sia una pressione inflazionistica più contenuta sia crescenti tensioni commerciali. L’inflazione annuale si è attestata all’1,60%, nettamente al di sotto delle attese all'1,94%. Anche l'inflazione di fondo rallenta, passando al 2,4% annuale dal 2,5% del mese precedente (che erano anche le attese del mercato). Questi dati indicano una domanda interna moderata e un possibile rallentamento dei consumi, ma allo stesso tempo offrono un certo margine di manovra per la banca centrale indonesiana sul fronte dei tassi di interesse.
Sul versante del commercio estero, però, le notizie sono meno rassicuranti. Il surplus commerciale dell’Indonesia è sceso a soli 159 milioni di dollari ad aprile, toccando il livello più basso da ottobre 2019. La causa principale è stata un aumento del 22% delle importazioni, che hanno raggiunto i 20,59 miliardi di dollari. Questo boom delle importazioni è legato a strategie preventive degli importatori, che hanno aumentato gli acquisti per fronteggiare il rischio di nuove tariffe globali, in particolare sull’acciaio. Gli arrivi di beni dalla Cina, dal Giappone e da Singapore hanno registrato una crescita significativa. Le esportazioni, invece, sono cresciute solo del 5,8%, trainate da spedizioni di caffè e metalli di base, che hanno parzialmente compensato un calo del 21% delle esportazioni minerarie, soprattutto a causa della debole domanda di carbone.
PROSPETTIVE FUTURE: INCERTEZZA COMMERCIALE E INFLAZIONE SOTTO CONTROLLO
Le dinamiche attuali suggeriscono che il modello di importazioni elevate potrebbe proseguire nei prossimi mesi, complici le persistenti tensioni commerciali globali. L’introduzione di nuovi dazi statunitensi sull’acciaio e altre misure protezionistiche stanno influenzando direttamente i flussi commerciali dell’arcipelago. In sintesi, mentre l’inflazione rallenta, lasciando spazio a politiche monetarie accomodanti, la bilancia commerciale si indebolisce, segnalando che la crescita economica indonesiana sarà messa alla prova da sfide esterne e interne nei prossimi mesi. Le obbligazioni in rupie non sono da acquistare, mentre per le azioni controlla