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L'economia turca rallenta

Turchia: Pil, azioni ed obbligazioni

Turchia: Pil, azioni ed obbligazioni

Data di pubblicazione 04 giugno 2025
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Turchia: Pil, azioni ed obbligazioni

Turchia: Pil, azioni ed obbligazioni

In Turchia l'economia ha iniziato il 2025 con un ritmo più lento. Cosa aspettarsi? Come muoversi tra azioni e obbligazioni?

In Turchia, l'attività economica è cresciuta dell'1% nel 1° trimestre rispetto all'1,7% degli ultimi tre mesi del 2024. Questo minore dinamismo congiunturale si spiega con un calo dei consumi delle famiglie (-0,4%) e degli investimenti delle imprese (-1,4%). Al contrario, la spesa pubblica (+2,1%) e le esportazioni (+3,9%) sono aumentate. Su base annua, la crescita del PIL è scesa al 2%, il livello più basso dalla contrazione del 2020.

Questo rallentamento dell'economia turca non è una sorpresa. Per frenare l'impennata dell'inflazione, che nell'ottobre 2022 è salita all'85,5%, la Banca centrale ha aumentato il tasso di riferimento al 50%, rendendo il credito molto costoso. Inevitabilmente, ciò penalizza i consumi e gli investimenti. Ma per quanto dannosa per l'attività economica, la politica monetaria deve rimanere restrittiva per far rallentare definitivamente l'inflazione, scesa a meno del 40% negli ultimi mesi, e anche per fermare la caduta della lira turca, scesa a un nuovo minimo storico sul mercato dei cambi a maggio.

E proprio riguardo all'inflazione, a maggio il carovita ha fatto segnare un altro rallentamento, attestandosi al 35,4% annuale, dal 37,86% di aprile. Si tratta di un dato sotto le attese che si attendevano un 36,1%. 

Ci vorrà del tempo prima che la Turchia emerga dalla crisi finanziaria degli ultimi anni, ma il Paese ha un grande potenziale. Le obbligazioni in lira turca non sono da acquistare, mentre per le azioni, controlla i nostri portafogli.