In Giappone a giugno il costo della vita è aumentato del 3,3% rispetto all’anno prima. A maggio era aumentato del 3,7%, quindi c’è stato un piccolo rallentamento. Il dato è anche inferiore alle attese, che erano per un è3,4%. Tuttavia, si parla comunque di un’inflazione che rimane elevata. Questa situazione pesa sulle famiglie giapponesi e non a caso il governo è finito sotto pressione. Il primo ministro, che si prepara alle elezioni, deve fare i conti così con chi chiede più aiuti per i cittadini. L’opposizione, ad esempio, vorrebbe che lo Stato spendesse di più per sostenere i redditi, almeno finché i prezzi non torneranno a livelli più normali.
Nel frattempo, anche la Banca centrale del Giappone sta valutando cosa fare. Per ora sembra intenzionata a non toccare i tassi d’interesse, ma a fine luglio potrebbe aggiornare le sue previsioni, soprattutto se l’inflazione continuerà a restare alta.