L’indice delle aspettative dell’indice Ifo, uno dei principali indicatori del clima economico in Germania, è salito a 90,7 punti nel mese di luglio. Si tratta del valore più alto registrato da aprile 2023, anche se leggermente inferiore rispetto alle previsioni (91,1). Le aspettative delle imprese si mantengono stabili, ma la ripresa resta fragile e non ancora consolidata.
Guardando alle prospettive economiche, le previsioni per il 2025 restano prudenti. L’Ifo stima una crescita limitata allo 0,3%, un dato che segna comunque un’inversione rispetto agli anni precedenti, caratterizzati da tassi negativi. La Bundesbank, da parte sua, parla di stagnazione nel secondo trimestre, ma sottolinea alcuni segnali di miglioramento, in particolare nei settori manifatturiero e dei servizi, che nel mese di luglio hanno mostrato un’accelerazione incoraggiante. Decisamente più ottimistiche sono invece le proiezioni per il 2026. Diversi istituti economici tedeschi hanno rivisto al rialzo le loro stime di crescita, indicando un quadro in evoluzione positiva, con una crescita prevista in un intervallo compreso tra l’1,1% e l’1,7%.
A sostenere queste prospettive favorevoli contribuiscono diversi fattori: in primo luogo, un piano di investimenti pubblici mirati al rafforzamento delle infrastrutture nazionali, ritenuto cruciale per rilanciare la competitività del sistema Paese. A ciò si aggiungono condizioni di finanziamento più favorevoli e un possibile allentamento delle tensioni commerciali globali, che potrebbero ridare slancio alle esportazioni tedesche, tradizionale motore dell’economia nazionale.